Perchè raccontare un bilancio dell’esperienza vissuta durante il cMooc se le cose cominciano adesso e si è aperto per me un nuovo modo di abitare il web?
Le fonti sono triplicate, ma soprattutto l’informazione alternativa è finalmente a portata di mano; lo spazio di collaborazione virtuale si è ampliato così tanto che stento a immaginare un confine. Sto raccontando alle persone che mi circondano quanto ho appreso, anche a mio marito che non capiva la mia foga di riuscire nei percorsi indicati e le ore rubate qua e lá per dedicarle online al computer.
Del passato ricordo le emozioni forti, a volte altalenanti, che accompagnavano ogni step delle nuove proposte, la voglia di abbandonare l’impresa che puntualmente un post dei miei compagni o del professore (gli Ultimi) allontanava tanto che oggi affermo: iniziamo il prossimo anno di scuola con un blog.
Sbirciare, prova riprova, smanettare, furfugliare… sono azioni che mi competono; i codici e il linguaggio di programmazione sono cose leggibili, non piú lava incandescente che non si può toccare…
Insomma sono cambiata anche se all’inizio, caro Professore, quel “mutare” nel titolo mi sembrava impossibile e surreale.