Riapro il blog

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Riapro il blog

Avevo abbandonato da tempo Esperienze77, ma ora ritorno con nuovi progetti e prospettive da condividere con altre persone. 🙂

Ne parlerò in seguito, per ora guardo intorno questo spazio tutto da inventare.

 

Perchè un bilancio?

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Perchè raccontare un bilancio dell’esperienza vissuta durante il cMooc se le cose cominciano adesso e si è aperto per me un nuovo modo di abitare il web?

Le fonti sono triplicate, ma soprattutto l’informazione alternativa è finalmente a portata di mano, lo spazio di collaborazione virtuale si è ampliato così tanto che stento a immaginare un confine. Sto raccontando ed insegnando alle persone che mi circondano quanto ho appreso, anche a mio marito che non capiva la mia foga nel riuscire e le ore rubate qua e lá per dedicarle online al corso.

Del passato ricordo le emozioni forti, altalenanti che accompagnavano ogni step delle nuove proposte, la voglia di abbandonare l’impresa che puntualmente un post dei miei compagni o del professore (gli Ultimi) allontanava tanto che oggi affermo: iniziamo il prossimo anno di scuola con un blog di classe.

Sbirciare, prova riprova, smanettare, furfugliare… sono azioni che mi competono; i codici e il linguaggio di programmazione sono cose leggibili, non piú lava incandescente che non si può toccare… insomma sono cambiata anche se all’inizio, caro Professore, quel “mutare” nel titolo  mi sembrava impossibile e surreale.

ps ho avuto problemi di collegamento a causa di un temporale.

 

Costruire mappe

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An image:
Non mi andava come costruivano le mappe i ragazzini: parole a vanvera, frecce di qua di lá senza costrutto. Le spiegazioni cadevano sterili, noiose nel reiterare sempre le stesse cose. Dovevo trovare un modo per rendere viva, concreta la struttura astratta che poi richiedevo a computer, sul tablet o sul foglio.

Da queste premesse é nata la drammatizzazione di una mappa.

“Ripassiamo storia “é stata la proposta di quella mattina e dopo aver creato spazio nell’aula ammassando i banchi in un angolo, li ho invitati a disporsi secondo la piramide feudale, nei vari ordini della società medievale. Avevano compreso bene l’argomento, nessuno voleva impersonare il servo della gleba, ma tutti chiedevano di ricoprire il ruolo di feudatario o cavaliere o dama. Finalmente convinti della necessitá dei diversi ordini, li ho invitati ad appoggiare una mano sulla spalla del compagno davanti in modo da costituire il legame e la dipendenza tra i diversi attori. Si sono poi disposti intorno altri ragazzi per rappresentare il feudo,il castello e altro. Ogni ruolo é stato poi trascritto da ciascun alunno su un biglietto che insieme agli altri hanno permesso di ricostruire (sui banchi trasformati in un grande tavolo) lo schizzo della mappa di cui si studiavano i legami e le connessioni.

Ora sono più accurati nell’elaborare mappe e, quando sono insicuri, ricordiamo insieme l’esperienza compiuta con il corpo ed  è più facile condividere una soluzione.

 

Mindmap

Esercizio html: la tabella

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Ho strutturato una tabella servendomi del linguaggio html in cui ho riportato i livelli di difficoltà che ho incontrato nell’eseguire l’esercizio. E’ sempre problematico per me il primo orientamento, quando cerco il sito http://www.w3schools.com/e l’argomento da sviluppare, invece se  leggo il linguaggio di programmazione (Difficoltà 2) e individuo i vari blocchi con l’inizio e la fine del relativo dato da codificare tutto fila liscio. L’applicazione e la stesura ( dati riportati nella terza riga) della nuova tabella in copia/incolla e modifica è stato divertente e di facile esecuzione. Una curiosità: per elaborare la presente descrizione, a corredo della tabella, ho lavorato sia in visual che in text spontaneamente: lo ritengo un progresso personale!

Rilevazione difficoltà:

Difficoltà 1 Difficoltà 2 Difficoltà 3
40 20 10
20 0,5 0,5

Raccontare un bilancio?

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Perchè raccontare un bilancio dell’esperienza vissuta durante il cMooc se le cose cominciano adesso e si è aperto per me un nuovo modo di abitare il web?

Le fonti sono triplicate, ma soprattutto l’informazione alternativa è finalmente a portata di mano; lo spazio di collaborazione virtuale si è ampliato così tanto che stento a immaginare un confine. Sto raccontando  alle persone che mi circondano quanto ho appreso, anche a mio marito che non capiva la mia foga di riuscire nei percorsi indicati e le ore rubate qua e lá per dedicarle online al computer.

Del passato ricordo le emozioni forti, a volte altalenanti, che accompagnavano ogni step delle nuove proposte, la voglia di abbandonare l’impresa che puntualmente un post dei miei compagni o del professore (gli Ultimi) allontanava tanto che oggi affermo: iniziamo il prossimo anno di scuola con un blog.

Sbirciare, prova riprova, smanettare, furfugliare… sono azioni che mi competono; i codici e il linguaggio di programmazione sono cose leggibili, non piú lava incandescente che non si può toccare…

Insomma sono cambiata anche se all’inizio, caro Professore, quel “mutare” nel titolo  mi sembrava impossibile e surreale.

Disegni in html

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L’altro giorno in biblioteca, chiaccherando con Michele della straordinaria gita a Treviso, ricordavo un fatto curioso: Palladio  non cita nel  trattato “Quattro libri dell’architettura” (1570) il suo collaboratore  Paolo Veronese in qualità di pittore nel completamento degli interni  di villa Maser. I critici non sanno spiegare il motivo, ma possiamo entrare nella villa e immaginare la scena…

– Cavolo, cosselo sto bordelo!- dise Palladio_ Mi vago contando 01 , 010010 …no questo è il linguaggio binario dei computer … muble, muble …1:1; 2: 3; 1:2  come dise i classici antichi e ti, insemenio, te me spachi le trameze, te me fa i busi nei sofiti co un bisso ca se morsega la coa come se fusse na verità de fede. Putini ca salta fora dai muri, done su balconi inventai, na dona nera adiritura co la stesa statura dea parona de casa! Te me ga rovinà ” 1:1; 2:3; 1:2 ” gera la regola…”1:1; 2:3; 1:2″ te me ga destruto il palladiano, so rovinà!

Risponde conciliante  il Veronese

-Paron, ch’el sia Dos, Html…interfaccia grafica link …me spiego: lingua dea stessa lingua, faccia su faccia de un zechin d’oro… Rinascimento appunto , miga el xe tuto preciso sul verso dea geometria!

Lite furibonda tra i due maestri, troppa matematica applicata per amore del vero e dell’armonia!

Ora il mio prof mi invita a riconoscere il linguaggio html e altre cose di cui avrò bisogno per postare le immagini della scena…studio pertanto  per documentare questo viaggio tanto reale da essere impastato con la  fantasia.

Primo maggio: gita scolastica

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Ho incontrato Villa Maser a Treviso con il gioco di tre maestri del Rinascimento:
Palladio con il suo modulo dedotto dal mondo classico e ripetuto in proporzione nell’archittetura dell’edificio;
Paolo Veronese sfonda negli interni le strutture con  geometrie dipinte e  colori in prospettive inusitate ;
gli stucchi di Alessandro Vittoria  narrano altre storie, miti nelle trabeazioni in faccia al giardino…

La pagina web più bella che io abbia mai vista, ambientata in un vigneto vero di cui assaggio il vino: poco, perchè sono astemia.

Poi ho visitato il tetto del mondo, la mostra sul Tibet...sono confusa…devo studiare… l’Oriente: figure geometriche, colori e filosofie con altri significati.

Poi mi sono accodata, involontariamente per un tratto, sulle orme di una manifestazione:
di quanta fantasia abbiamo bisogno per rintracciare posti di lavoro ancora, ancora!

(Avrei inserito alcune foto, ma non erano sufficienti “alcune”… sarebbero state un numero insopportabile per lo spazio dedicato ad un post: propongo di navigare Wikipedia e altro)

Esercizio per un nuovo linguaggio

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Provo a cimentarmi con il linguaggio di programmazione, se riesce taggherò varie parti delle mie rotte.
Ora voglio cimentarmi con Theut, la prima parola che ho incontrato nel mio viaggio verso i pianeti dei blog.

Theuth

Non si può guidare una ferrari come una bicicletta, il linguaggio di programmazione è necessario, ma istintivamente sento che non bisogna abusarne: renderebbe la strada maestra impervia, poco chiara, contorta…
Se usassi la metafora delle ricette di cucina direi: come il sale, quanto basta!